Rigenera Crispiano è un piano finalizzato all’individuazione, la selezione e la programmazione di interventi socio - assistenziali per famiglie disagiate, derivato dal Piano di Rigenerazione Sociale dell'area crisi di Taranto che oltre al comune di Crispiano, interessa tutte le aree ad elevato rischio ambientale del territorio: i comuni di Taranto, Statte, Massafra e Montemesola.
Ogni comune avrà a disposizione un importo significativo e il criterio di divisione delle risorse, basato sul numero di abitanti, è frutto di un accordo tra le amministrazioni coinvolte.
Metodologia
La metodologia per attuare il piano RIGENERA Crispiano ha previsto 3 passaggi:
- Attività preliminare di approfondimento dei dati di contesto, ascolto dei rappresentanti delle amministrazioni comunali coinvolte e degli stakeholders istituzionali
- Definizione dei fabbisogni e sviluppo condiviso della visione del piano
- Elaborazione del programma operativo costituito da schede intervento, la cui fase di realizzazione sarà seguita dagli attuatori sulla base dei GANTT.
La stretta connessione della dimensione sociale con la dimensione economica ha portato alla scelta di approfondire anche i piani di sviluppo e tutela ambientale oltre a quelli di indirizzo sociale.
Obiettivo e interventi
L’obiettivo strategico del piano RIGENERA Crispiano è il miglioramento della qualità della vita dei cittadini ed insieme alle altre realtà territoriali interessate, abbiamo definito gli interventi materiali e immateriali, successivamente selezionati da numerose figure già operanti nel settore sociale.
Gli interventi materiali indicano tutte le operazioni volte al recupero ed alla rifunzionalizzazione di spazi e/o aree territoriali.
Gli interventi immateriali sono tutti quelli che mirano al miglioramento della qualità della vita delle categorie più fragili (famiglie disagiate, minori, anziani, diversamente abili) e quindi che abbiano come finalità l’inclusione e l’integrazione.
Fasi di sviluppo
Le fasi di sviluppo del Piano RIGENERA hanno influenzato la sua struttura, divisa in 3 parti:
- La prima parte consiste nell’esposizione dell’analisi completa dell’area di crisi ed ha previsto l’analisi della dimensione territoriale e demografica (studi sulla perimetrazione dell’area dei comuni interessati, analisi dati anagrafici della popolazione, invecchiamento progressivo, nascite, n° nuclei familiari, n° medio dei componenti e popolazione straniera residente) e l’analisi della dimensione economica (struttura delle imprese registrate e attive, dati di mercato del lavoro tenendo conto dei tassi di occupazione-disoccupazione e attività-inattività provinciale, tasso di occupazione comunale, n° occupati e n° persone in cerca di occupazione).
- La seconda parte fornisce un quadro degli interventi previsti dal piano di rigenerazione sociale e cinque dossier, uno per ogni comune interessato all’area di crisi di Taranto, comprensivi di una guida operativa per la realizzazione ed il monitoraggio procedurale di questi interventi.
Inoltre, ha compreso due azioni importanti: il programma degli interventi e la creazione del panel degli interventi materiali e immateriali di ogni comune interessato, atti a contrastare le principali cause di disagio quali marginalità sociale, deprivazione culturale, dispersione scolastica, disagio e devianza minorile, emergenza abitativa.
- La terza contiene la rappresentazione grafica della struttura di governo del piano, lo strumento giuridico di attuazione e le linee guida per l’attivazione delle azioni del piano.
Le regole di rendicontazione delle spese e del monitoraggio degli interventi sono incluse in un manuale.
La Struttura
La struttura di Governo di RIGENERA - Piano di rigenerazione sociale per l’area crisi di Taranto - è stata attuata dai Commissari Straordinari ILVA in A.S. S.p.A. e sottoposta ad approvazione e monitoraggio periodico del Ministero dello Sviluppo Economico.
> I commissari straordinari attuano il Piano e dispongono erogazioni per la realizzazione delle azioni, esaminano e approvano richieste di rimodulazione, monitorano lo stato di attuazione, vigilano sulla realizzazione ed effettuano controlli per garantire il rispetto dei cronoprogrammi, della correttezza e regolarità della spesa, adottano provvedimenti di rimodulazione;
> I comuni dell’area crisi realizzano le azioni nel rispetto delle normative vigenti e con il coinvolgimento delle comunità locali nominano un Responsabile Unico di ciascun intervento, trasmettono una relazione annuale di attuazione del Piano, predispongono eventuali proposte di rimodulazione, assicurano il monitoraggio costante, predispongono per ogni intervento la documentazione necessaria ai fini della rendicontazione della spesa, garantiscono rispetto cronogrammi, correttezza e regolarità spese, adempimenti pubblicitari, assicurano un’efficace comunicazione degli interventi da attuare;
> Il tavolo di coordinamento - composto dai Commissari straordinari ILVA, dai sindaci 5 comuni e presieduto da 1 dei commissari straordinari - ha il compito di verificare lo stato di attuazione delle azioni del Piano contenute nella relazione annuale redatta da ciascun comune ed esaminare le motivazioni di eventuali ritardi e inadempienze che incidono sulla corretta attuazione del Piano.
“Il raggiungimento degli obiettivi ed il conseguimento dei risultati attesi, così come definiti nella fase di progettazione del Piano, non potrà che passare per una efficiente ed efficace attuazione delle diverse azioni articolate in interventi materiali e immateriali.”
La Comunicazione
La trasparenza e la giusta comunicazione sono i punti cardine per garantire i risultati che il Piano si prefigge di conseguire:
> La fase di realizzazione degli interventi inizia con la fase di progettazione e finisce con l’espletamento degli adempimenti connessi alla rendicontazione finale delle spese e/o la richiesta di erogazione a saldo
> L’adempimento principale di ogni Amministrazione sarà il monitoraggio degli interventi. Verrà trasmessa la rendicontazione annuale di attuazione ai commissari entro il 31 gennaio di ogni anno che dovrà riportare per ogni intervento sia l’avanzamento procedurale che le eventuali criticità di carattere amministrativo, finanziario o tecnico
> Gli adempimenti connessi alle spese saranno normati nell’ambito di un apposito Manuale di Rendicontazione, predisposto e fornito completo di format, report ed elaborati che i RUP dovranno compilare e fornire unitamente alla documentazione di spesa in sede di rendicontazione
> Ogni Amministrazione dovrà provvedere alla realizzazione di una targa esplicativa permanente e ben visibile all’ingresso di tutte le strutture interessate dagli interventi previsti dal Piano
> Le Amministrazioni sono tenute a garantire e documentare il coinvolgimento delle comunità locali
> In caso di situazioni impreviste ed imprevedibili tali da compromettere la realizzazione degli interventi, è consentito formulare nel massimo limite degli importi riconosciuti, proposte di rimodulazione degli stessi proponendo alternative e/o sostituzioni. La rimodulazione sarà disposta dai Commissari.
Le Aree di Riqualificazione del comune di Crispiano
Rigenera Crispiano ha iniziato la riqualificazione e la rifunzionalizzazione di alcune aree:
> Intervento 1A - Abbattimento delle barriere architettoniche (accessibilità degli spazi pubblici, di uffici, sedi scolastiche e spazi verdi da parte di anziani non autosufficienti e disabili con problemi motori)
> Intervento 1B - Miglioramento delle aree degradate e potenziamento delle aree a verde pubblico (miglioramento e potenziamento del verde, la realizzazione di spazi verdi e parchi giochi inclusivi)
> Intervento 1C - Immobile "Casa Pizzigallo" (da destinare a centro socio - ricreativo per anziani)
> Intervento 1E - Realizzazione campo di calcetto e di annesso spogliatoio- zona San Simone ( area periferica bisognosa di spazi destinati all'aggregazione e socializzazione)
Oltre al comune di Crispiano il Piano interessa i comuni di Taranto, Statte, Massafra e Montemesola.
Opuscolo del progetto